lunedì 31 maggio 2010

IL VECCHIO E IL FASCISTA

Il nuovo racconto dell'Elfo Fastelli: la storia di un vecchio e di un incontro con le ombre del suo passato. Leggi il racconto cliccando qui
Qualche scaglia del racconto:

Tante volte aveva sostato sul quel piccolo terrazzino meditando di farla finita, con la voglia di lasciarsi cadere e liberarsi una volta per tutte dei ricordi dolorosi di sua moglie e di suo figlio. Ma non ne aveva mai avuto né il coraggio né la debolezza necessari. Si era rassegnato a vivere con quel dolore profondo e incessante ben consapevole che non sarebbe mai riuscito a superarlo e che la sua vita si sarebbe consumata nel ricordo di ciò che era accaduto. Il figlio ucciso dalla polizia durante una delle tante manifestazioni di quegli anni, la moglie consumata dal dolore e morta pochi anni dopo. Era rimasto solo. (...)

Sentì dentro di sé un gran gelo, come se una voragine buia e fradda si fosse spalancata dentro di lui. Un profondo senso di rabbia e di disgusto lo invase al punto da fargli salire velocemente la pressione e il battito cardiaco. Il signore lo osservava incuriosito mentre il vecchio volse lo sguardo verso i bambini che giocavano e tornò a chiedergli: “Si sente bene?”. Il vecchio senza guardarlo rispose con un filo di voce: “Sì, è solo il calore che non mi fa bene”. (...)

La violenza delle parole di quell’uomo avevano fatto capire al vecchio che era proprio quell’odio la radice del male, quello stesso odio che ora provava contro di lui: quella era la fonte avvelenata che gli aveva portato via i genitori, il fratello e poi il figlio e la moglie. (...)



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